

Guida semiseria (ma utilissima) su cosa portare davvero in vacanza
Introduzione: il dramma dell’ultima zip
Aprire la valigia è aprire un mondo. Un piccolo scrigno che promette tramonti, sabbia tra le dita dei piedi, mojito ghiacciati e foto con il filtro Valencia. Ma anche, diciamolo, crisi esistenziali da corridoio: "Cosa mi metto? E se piove? E se incontro l’amore della mia vita e non ho il vestito giusto?"
Ogni estate porta con sé una grande domanda: cosa portare in valigia per una vacanza che sia leggera, spensierata, ma anche instagrammabile, comoda, funzionale e... profumata di libertà?
E mentre cerchi di farci stare tutto, dal cappello di paglia oversize ai sandali che “non si sa mai”, ti rendi conto che la vera domanda è un’altra: “E se poi mi dimentico l’anima?”
Sì, perché una vacanza è prima di tutto uno stato mentale. È il lasciar andare le ansie da check-in, è imparare a perdere il Wi-Fi e ritrovare sé stessi, magari tra le pieghe di un telo da mare stropicciato.
Ma va anche detto: non è che possiamo partire con una tunica e un paio di sandali alla Buddha. Servono delle basi, delle strategie, e pure un pizzico di sano egoismo estetico.
E allora eccoci qui, in questa guida luminosa, ironica e un po’ scanzonata. Parleremo di come si prepara una valigia, certo, ma anche di quello che mettiamo dentro di noi quando ce ne andiamo. Perché una vacanza ben fatta è fatta di vestiti, sì, ma anche di scelte emotive e pratiche che fanno tutta la differenza.
Prontə? Allacciamo le cinture (di sicurezza e dell’accappatoio): si parte!
1. La valigia perfetta esiste? (Spoiler: no, ma possiamo provarci)
La valigia perfetta è un po’ come la felicità: esiste solo nei reel di chi parte con un bagaglio a mano e torna con l’illuminazione spirituale.
La realtà è che la valigia è sempre troppo piena, troppo piccola o troppo misteriosa. C’è sempre qualcosa che dimentichi (il caricabatterie), qualcosa che non userai mai (il libro di 800 pagine in greco antico) e qualcosa che ti penti di aver portato (quel costume intero effetto salsiccia).
Il trucco? Non pensare alle “cose” ma agli “scenari”.
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“Mi serve qualcosa per la spiaggia” → sì, ma una cosa per la spiaggia.
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“Mi serve qualcosa per una cena elegante” → sì, ma una, non l’intero guardaroba di Carrie Bradshaw.
E ricorda: nessuno ha mai detto “questa vacanza è stata rovinata perché non avevo il terzo paio di zeppe”.
2. L’essenziale: cosa non può mancare mai
Ecco una lista che non troverai su Google (o forse sì, ma qui è più divertente):
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Costume da bagno: meglio due, così uno è sempre asciutto. Evita quello che ti fa sembrare un’aragosta impanata.
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Crema solare: protezione 50, perché la pelle ha memoria e i raggi UV non vanno in vacanza.
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Occhiali da sole: non solo fashion, ma veri salvavita per gli occhi e per gli sguardi torvi al bar.
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Powerbank: per non dover elemosinare prese elettriche come un nomade digitale senza patria.
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Libri (ma veri): uno solo. Scelto bene. Che ti faccia compagnia nei silenzi, come un amico educato.
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Un foulard multifunzione: copricapo, pareo, salvagente emotivo.
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Un piccolo diario: per annotare non solo dove sei stato, ma cosa hai sentito. Anche se poi scriverai solo: “oggi ho mangiato una granita buona”.
3. Cosa lasciare a casa (e nel 2024, anche nella vita)
Sì, c'è una parte zen in tutto questo. Imparare a lasciare andare.
Lascia a casa:
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Il multitasking mentale. In vacanza, “non fare niente” è un’attività a pieno titolo.
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I vestiti che metti solo “se dimagrisco due chili”. No. L’unico peso che devi perdere è quello delle aspettative.
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La mail del lavoro. Scaricala una volta. Poi cancellala. Poi danza.
4. Il beauty case della felicità
Non solo trucchi. Qui mettiamo:
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Crema idratante e sorriso.
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Profumo buono e pensieri leggeri.
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Uno smalto che racconti la tua estate (blu oceano o rosa chewing gum?).
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E se proprio vuoi esagerare… una maschera viso che ti faccia sentire una dea in spiaggia alle 18.03, tra un tramonto e un prosecco.
5. Bonus track: 3 oggetti strani ma geniali
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Mini stendino da appendere alla maniglia – Sì, esiste. E no, non è solo per pensionati.
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Spray antizanzare con buon profumo – perché la natura è bella, ma anche un po’ stronza.
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Una sacca per i panni sporchi – la vera diva non mischia mai sabbia e seta.
Conclusione: in valigia mettici anche la tua leggerezza
Quando chiudi la zip, non pensare a cosa manca.
Pensa a cosa stai portando con te: voglia di stupore, occhi aperti, pancia pronta ad assaggiare, piedi pronti a camminare e cuore pronto a rallentare.
Una vacanza ben fatta non si misura in chilometri, ma in libertà conquistata.
E tu, cara viaggiatrice o viaggiatore poetico, hai tutto il diritto di partire senza pensieri… ma con la valigia piena di essenziale e sogni piegati bene.
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Tutto ciò che creo nasce da un’idea: portare bellezza nella vita quotidiana, ovunque tu sia. Anche in vacanza.
Tutte le stampe sono scaricabili subito, così puoi portare un pezzetto di vacanza anche a casa, tra le pareti che ami.
Ti aspetto con la valigia pronta (e il cuore aperto).
Con affetto e sabbia tra i pensieri,
Fei Adler





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